Sommario
Polaroid PIC 300
Pro
- Robusta & facilmente trasportabile
- Semplice da usare
- Buona qualità
Contro
- L'angolo diverge un po' dall'obiettivo
- Pulsante di scatto anteriore poco ergonomico
La Polaroid PIC 300 nasce dalla collaborazione fra Polaroid e Fujifilm: prende il nome dal primo marchio e il design dall’Instax Mini. Il prezzo è competitivo e le sue performance sono ottime sia per i principianti che per i professionisti delle macchine fotografiche istantanee. La mia opinione a proposito della Polaroid PIC 300 vi permetterà di saperne di più su questo modello (disponibile qui).
Quasi un sosia dell’Instax Mini
Il suo look è infantile, ma divertente: è davvero ispirato dalla Fujifilm Instax Mini. Il suo aspetto è rettangolare, ma i bordi sono arrotondati per facilitare la maneggevolezza. Le dimensioni sono di 12,7 cm di altezza, 12,1 cm di larghezza e 6,4 cm di spessore. Il peso è leggermente superiore ai 300 grammi e la si può trasportare senza problemi in un piccolo sacco o in una borsetta. Sarà più difficile metterla in tasca!
L’apparecchio è completamente di plastica, ma di buona qualità e gradevole al tocco. Lo possiamo trovare in diversi colori: nero, rosso, viola e blu. L’impugnatura, il contorno dell’obiettivo e qualche piccolo dettaglio saranno sempre di colore più chiaro rispetto al resto.
Un’installazione immediata
Prima di cominciare a scattare foto, dovremo caricare le pellicole all’interno della nostra Polaroid PIC 300. Dovremo inserire le pellicole nel lato posteriore dell’apparecchio, niente di più facile: basta aprirlo e piazzare il pacchetto! ATTENZIONE, le pellicole Fujifilm sono compatibili così come lo sono le pellicole Polaroid 300: le prime sono – in genere – meno care e di qualità altrettanto buona. In basso a destra dell’apparecchio possiamo trovare una piccola bolla trasparente che ci indicherà il numero di pellicole disponibili. Ricordiamoci di darci sempre un’occhiata prima di uscire per evitare di trovarci con una sola pellicola per tutta la giornata!
Non abbiamo una macchina fotografica digitale e quindi le impostazioni disponibili non sono numerose. Potremo comunque regolare la nostra Polaroid in funzione della luminosità ambientale. Quattro modalità sono proposte: interna, nuvolosa, serena e chiara.
Una volta piazzato il pacchetto di pellicole e regolata la luminosità attraverso l’apposita rotella regolatrice, potremo cominciare a scattare la nostra prima foto! Basta piazzare l’occhio nel mirino e premere sul pulsante di scatto! Il mirino offre un angolo piuttosto ampio, molto più largo di quello dell’obiettivo. Fortunatamente ci sono dei punti di riferimento per inquadrare al meglio la foto, ma per i primi scatti ci può essere un po’ di confusione. Il pulsante di scatto si trova al di sotto del flash, sul lato anteriore dell’apparecchio. Non è il posto ideale – secondo me – ma ci si abitua.
Quando la foto è scattata, la pellicola esce dall’alto della Polaroid PIC 300 dopo qualche secondo (guardate la foto più sotto). L’immagine impiegherà 3-4 minuti prima di comparire. Per evitare che la foto sia troppo chiara o addirittura quasi bianca, cercate di evitare la luce. L’ideale è di mettere la pellicola in una scatola durante il tempo di sviluppo. Come sempre non dovete scuoterla poiché non serve per far apparire i colori più rapidamente e rischiate di far sbavare la foto. Questa è una regola di base della fotografia istantanea. Siate pazienti, tutto qua!
Il flash è automatico, si attiva a prescindere dalla luminosità. Da questo punto di vista non possiamo fare nulla e se pensate che le foto siano troppo luminose, allora è il luogo che non si presta alla fotografia! Non cercate di coprire il flash, non cambierà nulla!
La Polaroid PIC 300, infine, funziona tramite due pile alcaline LR6 (le meno care sono quelle Varta, disponibili qui). Devono essere sostituite dopo un centinaio di foto, circa. Avrei preferito una batteria ricaricabile, ma non è un aspetto imprescindibile!
Qualità e formato delle foto
Siamo – ovviamente – molto lontani dalla qualità di una reflex, ma non è per la precisione che si compra una Polaroid. Detto ciò la qualità non è male. Polaroid PIC 300 mantiene quel lato leggermente sfocato che fa parte del fascino delle pellicole, quel effetto pieno di charme che cercano i puristi (qui Instax Mini 90, per l’aspetto vintage). Il livello di dettagli, però, è molto soddisfacente a condizione che non si tremi durante il momento dello scatto.
Regolando correttamente la manopola a seconda del luogo in cui prendiamo lo scatto, la foto sarà sempre riuscita! Non ho mai scattato delle foto completamente bianche o troppo chiare. Diciamolo: è davvero un gioco da ragazzi utilizzare una Polaroid e scattare belle foto!
Coloro che sono abituati alle Polaroid meno recenti troveranno il formato un po’ piccolo. Si tratta di una dimensione paragonabile a quella di un biglietto da visita (86 x 54 mm). Io amo molto questo formato poiché mi permette di fare qualche piccola sorpresa alle mie amiche mettendo una foto nel loro portafoglio o di creare delle decorazioni divertenti!
I punti di forza di Polaroid PIC 300
- La macchina fotografica è robusta e compatta, possiamo portarla ovunque senza paura!
- Le impostazioni sono semplici ed efficaci, diventa davvero difficile sbagliare una foto!
- La qualità delle foto è buona, il lato vintage è sempre affascinante.
I punti deboli di Polaroid PIC 300
- L’angolo del mirino diverge un po’ troppo da quello dell’obiettivo.
- Il pulsante di scatto non è in una posizione molto comoda, poco ergonomico.
Concludendo…
La Polaroid PIC 300 ha qualche difetto, ma soddisfa veramente bene le nostre aspettative in termini di facilità di utilizzo e di qualità delle foto. La dimensione delle pellicole potrebbe essere un po’ deludente per qualcuno, ma secondo me è un formato ideale! La Polaroid PIC 300 è una scelta eccellente per tutti coloro che desiderano conoscere le macchine fotografiche istantanee, ma anche per i nostalgici delle vecchie Polaroid!
Ecco le nostre opinioni e i nostri test sulle altre Polaroid:
